Luca, come sono nate le parti batteria di Wow?
Sono nate suonando con la band: noi di solito componiamo inseme. Io creo il ritmo, che deve piacerci e non deve essere uguale a ritmi già proposti negli anni passati. In “Wow” rispetto agli altri dischi sono stato più pulito, ho usato meno piatti e meno crash, mettendoli solo al punto giusto e suonando con il charleston chiuso invece che aperto. Questo è dovuto anche al fatto che abbiamo lavorato molto in cuffia: abbiamo usato dei panoramici, io avevo i piatti microfonati in cuffia e quindi se avessi suonato diversamente sarebbe stato un disastro per le mie orecchie!
Io raramente arrivo in studio con un'idea di ritmo già definita, nasce tutto suonando insieme.
Per quanto riguarda gli arrangiamenti, come hai contribuito?
In generale, come ho detto prima, noi facciamo tutto insieme, e questo vale anche per gli arrangiamenti: io metto la mia parte di batteria, Alberto si sbizzarrisce sulla parte vocale e sul piano. In Wow ho usato delle sovraincisioni da mecreate col synth, anzi ci sono due pezzi di Wow, “Le scarpe volanti” e “La volta”, che sono nati col synth: io ho suonato la batteria sopra il synth e Alberto ha aggiunto le parti vocali.
Di solito lavoriamo insieme per la creazione dei brani, anche se in “Wow” alcuni sono nati autonomamente da un'idea di Alberto, come il singolo “Razzi arpia inferno e fiamme”.
Quale set hai utilizzato per registrare?
Ho usato la mia Ludwig, che ho dal '99, e la DW di un amico, davvero bella. Come rullante ho usato il mio che è un Ludwig, molto “sgrattone”: principalmente ho usato la Ludwig, la DW solo in tre pezzi.
Per le registrazioni invece ti sei servito del metronomo?
Solo in uno o due pezzi, non di più, perchè i nostri brani hanno variazioni di tempo, spesso rallentiamo. Abbiamo provato a usare il metronomo, ma non funzionava proprio per questo motivo.
Che microfoni avete usato in studio per la batteria?
Per la batteria abbiamo usato tanti microfoni, sempre diversi, in posizioni diverse. Per il singolo “Razzi arpia inferno e fiamme” abbiamo usato due Neumann messi in fondo alla sala, mentre in altre canzoni abbiamo messo davvero molti microfoni per la batteria. Sulla cassa abbiamo usato molto la Eightball, che è un microfono nero a forma di palla, più un D-112: con qualsiasi microfono dentro messo in controfase la batteria “spacca” davvero!
Per il rullante abbiamo invece usato il microfono SM57, il Blueball o il AKG 414 e dei panoramici Neumann u87, sul timpano invece i Sennheiser, il tutto con l'ausilio di un Sennheiser 247.
Per il concerto di stasera che batteria utilizzerai?
Sempre la mia Ludwig, ovviamente!
Hai dichiarato di non aver mai preso lezioni di batteria, ma di aver imparato da solo: è stata una scelta? Come hai fatto ad acquisire uno stile definito senza lezioni?
All'inizio non ho preso lezioni semplicemente perchè non ne avevo voglia, suonavo e basta. Poi ci ho pensato e sono andato a due lezioni...ma proprio due di numero! Purtroppo costava tantissimo e il maestro non mi faceva suonare, era un periodo in cui avevo proprio voglia di suonare e non mi andava di fare esercizi.
L'unica cosa che devo alle lezioni è l'aver imparato l'impostazione delle mani, prima suonavo proprio impugnando le bacchette tipo manubri! Ho imparato da solo come tutti, ascoltando i miei batteristi preferiti, ovvero John Bonham, Dave Grohl, Dale Crover, Keith Moon, Stewart Copeland, il batterista dei Flaming Lips Steven Drozd, inoltre il primo batterista dei Motorpshycho mi ha ispirato tantissimo. Sono quelli che piacciono un po' a tutti credo, sono talmente bravi che non possono non piacere.
E come batteristi italiani chi ti ha ispirato?
Mah, direi nessuno, mi hanno appassionato soprattutto i batteristi anglosassoni.
Hai detto di saper suonare anche le tastiere: come ha influito questo sul tuo modo di accostarti alla batteria?
Bè, le so suonare poco in realtà, mi diverto ma improvviso soltanto, le uso per fare dei loop e suonarci sopra con la batteria. Non mi ha influenzato, perchè è una cosa che è venuta dopo la batteria.
Perchè hai scelto proprio la batteria come strumento musicale?
Penso che sia stato perchè mio fratello ha scelto la chitarra, quindi a me restava solo quella! Scherzi a parte, io da piccolo non avevo la passione per la musica, preferivo giocare a calcio, poi quando mio fratello a 13 anni iniziò ad appassionarsi alla chitarra rimasi anche io affascinato dalla musica e visto che serviva un batterista, mi feci regalare una batteria dai miei parenti: da lì iniziò tutto.
Hai mai ricevuto richieste di endorsement da parte di qualcuno?
Quest'anno ho ricevuto i piatti della UFIP, ma le mie marche preferite non mi rispondono mai... per esempio la Ludwig, o la Zildjian.
Stasera è la prima del “Wow” tour: come pensi che dal vivo possano venire fuori i nuovi brani?
Sono ottimi brani, forse sono un po' meno “da pogo” ma saranno efficaci, sono convinto che verranno fuori bene. Saranno intervallati da pezzi vecchi, credo verrà fuori un bel concerto. Siamo stati lungo tempo senza suonare e sono proprio contento che ricominceremo: questo ci darà nuovi stimoli e nuove prospettive.
http://ritmi.accordo.it/articles/2011/02/48636/luca-ferrari-intervista-con-la-batteria-dei-verdena.html
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